venerdì 17 dicembre 2010

Il Neoplasticismo

Linee, piani e colori sono gli elementi materiali della costruzione: si porta avanti un piano sospeso per arretrare il volume del corpo principale, lo si compensa indicando con un'asta verticale lo spigolo di un volume vuoto, si contrappone ai piani frontali il piano orizzontale di una copertura sporgente, si blocca con una linea nera l'espansione luminosa di una superficie bianca, con la spazialità negativa di un blu la spazialità positiva di un giallo".(G. C. Argan)



La Red blue chair di Gerrit Rietveld,
uno dei simboli indiscussi del neo plasticismo
Il Neoplasticismo è uno stile pittorico e architettonico che comparve nel 1918 con la pubblicazione del manifesto De stijl, compilato da vari artisti fra cui Theo Van doesburg e

Piet Mondrian. L'obiettivo del gruppo era la combinazione organica dell'architettura, della pittura e della scultura in modo da creare una nuova plasticità delle opere, partendo da elementi singoli da assemblare secondo determinate regole geometriche.

Lo stile architettonico è caratterizzato da piani o setti murari, spesso colorati, che fuoriescono dai volumi con una legge di crescita ortogonale e quasi mai obliqua o curvilinea. Vi è, inoltre, la compenetrazione tra spazi interni ed esterni, cioè l'architettura prosegue oltre lo spazio interno dell'edificio, in opposizione nei confronti della natura, ed è assente ogni sorta di contenuto realistico e decorativo. L'aspirazione ad un'arte basata su leggi rigorose si traduce nell'uso esclusivo dei colori primari, dei non colori' e di elementi multipli e sottomultipli del rettangolo. Il neoplasticismo condividerà con il Bauhaus gli assunti di razionalità e chiarezza, l'istanza riformatrice, etica e sociale insieme, influenzando lo sviluppo di svariate avangurdie. Le idee dei nuovi movimenti razionalisti e modernisti finirono ben presto per scontrarsi con il nazismo in Germania, che costrinse il Bauhaus alla chiusura insieme a tutte le avanguardie che ne facevano parte, neoplasticismo incluso. Infatti Hitler rifiutò il Modernismo come stile, guardando con sospetto politico gli architetti del Bauhaus, poiché in tanti avevano avuto precedenti collegamenti con i movimenti socialisti e comunisti. Il più autorevole interprete ne è sicuramente Gerrit Rietveld che realizzerà, tra l'altro, Casa schroder a Utrecht del 1924 rispettando i 16 punti teorizzati da Theo Van doesburg


http://it.wikipedia.org/wiki/Neoplasticismo

giovedì 9 dicembre 2010

Piet Mondrian



Pieter Cornelis  Mondriaan nasce ad Amersfoort, presso Utrecht nel 1872. Figlio di un rigido calvinista, studia all'Accademia di Belle Arti di Amsterdam dal 1892 al 1895. Nel 1899 viene a contatto con le teorie teosòfiche che avranno molto peso nella sua vita e nello svolgimento del suo pensiero artistico (tanto che nel 1909 si iscrive alla Società Teosofica Olandese). Mondrian conosce la pittura divisionista e quella dei Fauvese nel 1911 si trasferisce a Parigi poichè è affascinato dal cubismo. Per la prima volta nel 1912, in occasione di una mostra al Moderne Kunstkring, il pittore si firma Mondrian rinunciando così simbolicamente alla connotazione olandese della sua formazione. A Parigi Mondrian rimane per altri due anni poi a causa di una malattia del padre ritorna in patria. Lo scoppio della prima guerra mondiale lo trattiene nella neutrale Olanda fino al 1919, poi ritornerà in Francia. In Olanda le sue ricerche in campo pittorico lo indirizzano verso l'astrattismo. Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale Mondrian abbandona Parigi e si reca in Gran Bretagna e, nel 1940, si trasferisce a New York, dove muore nel 194

La sua pittura



Dopo l'incontro, avvenuto nel 1917, con Van der Leck, uno dei fondatori della rivista De Stjil, il cui primo numero esce in quello stesso anno, Mondrian sperimenta un nuovo tipo di pittura, ancora più estremistica della precedente.Viene eliminato completamente qualsiasi riferimento figurativo, anche nei titoli, e banditi tutti gli elementi curvilinei e diagonali. Lo spazio risulta diviso in formelle rettangolari che si ripetono secondo uno schema modulare irregolare. Il colore è steso all'à plat, in maniera uniforme, omogenea, in modo da nascondere qualsiasi traccia di manualità. I colori sono inizialmente quelli fondamentali, rosso, blu, giallo, anche se non dati ancora completamente allo stato puro (per esempio il giallo è un po' aranciato).Lo schema modulare è irregolare perchè il modo con cui le formelle e i colori si alternano segue un ritmo libero, imprevedibile, secondo assetti sempre diversi, conferendo straordinaria vitalità a queste forme altrimenti statiche.

http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/piet_mondrian.htm