Linee, piani e colori sono gli elementi materiali della costruzione: si porta avanti un piano sospeso per arretrare il volume del corpo principale, lo si compensa indicando con un'asta verticale lo spigolo di un volume vuoto, si contrappone ai piani frontali il piano orizzontale di una copertura sporgente, si blocca con una linea nera l'espansione luminosa di una superficie bianca, con la spazialità negativa di un blu la spazialità positiva di un giallo".(G. C. Argan)
La Red blue chair di Gerrit Rietveld, uno dei simboli indiscussi del neo plasticismo |
Piet Mondrian. L'obiettivo del gruppo era la combinazione organica dell'architettura, della pittura e della scultura in modo da creare una nuova plasticità delle opere, partendo da elementi singoli da assemblare secondo determinate regole geometriche.
Lo stile architettonico è caratterizzato da piani o setti murari, spesso colorati, che fuoriescono dai volumi con una legge di crescita ortogonale e quasi mai obliqua o curvilinea. Vi è, inoltre, la compenetrazione tra spazi interni ed esterni, cioè l'architettura prosegue oltre lo spazio interno dell'edificio, in opposizione nei confronti della natura, ed è assente ogni sorta di contenuto realistico e decorativo. L'aspirazione ad un'arte basata su leggi rigorose si traduce nell'uso esclusivo dei colori primari, dei non colori' e di elementi multipli e sottomultipli del rettangolo. Il neoplasticismo condividerà con il Bauhaus gli assunti di razionalità e chiarezza, l'istanza riformatrice, etica e sociale insieme, influenzando lo sviluppo di svariate avangurdie. Le idee dei nuovi movimenti razionalisti e modernisti finirono ben presto per scontrarsi con il nazismo in Germania, che costrinse il Bauhaus alla chiusura insieme a tutte le avanguardie che ne facevano parte, neoplasticismo incluso. Infatti Hitler rifiutò il Modernismo come stile, guardando con sospetto politico gli architetti del Bauhaus, poiché in tanti avevano avuto precedenti collegamenti con i movimenti socialisti e comunisti. Il più autorevole interprete ne è sicuramente Gerrit Rietveld che realizzerà, tra l'altro, Casa schroder a Utrecht del 1924 rispettando i 16 punti teorizzati da Theo Van doesburg
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