giovedì 9 dicembre 2010
Piet Mondrian
Pieter Cornelis Mondriaan nasce ad Amersfoort, presso Utrecht nel 1872. Figlio di un rigido calvinista, studia all'Accademia di Belle Arti di Amsterdam dal 1892 al 1895. Nel 1899 viene a contatto con le teorie teosòfiche che avranno molto peso nella sua vita e nello svolgimento del suo pensiero artistico (tanto che nel 1909 si iscrive alla Società Teosofica Olandese). Mondrian conosce la pittura divisionista e quella dei Fauvese nel 1911 si trasferisce a Parigi poichè è affascinato dal cubismo. Per la prima volta nel 1912, in occasione di una mostra al Moderne Kunstkring, il pittore si firma Mondrian rinunciando così simbolicamente alla connotazione olandese della sua formazione. A Parigi Mondrian rimane per altri due anni poi a causa di una malattia del padre ritorna in patria. Lo scoppio della prima guerra mondiale lo trattiene nella neutrale Olanda fino al 1919, poi ritornerà in Francia. In Olanda le sue ricerche in campo pittorico lo indirizzano verso l'astrattismo. Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale Mondrian abbandona Parigi e si reca in Gran Bretagna e, nel 1940, si trasferisce a New York, dove muore nel 194
La sua pittura
Dopo l'incontro, avvenuto nel 1917, con Van der Leck, uno dei fondatori della rivista De Stjil, il cui primo numero esce in quello stesso anno, Mondrian sperimenta un nuovo tipo di pittura, ancora più estremistica della precedente.Viene eliminato completamente qualsiasi riferimento figurativo, anche nei titoli, e banditi tutti gli elementi curvilinei e diagonali. Lo spazio risulta diviso in formelle rettangolari che si ripetono secondo uno schema modulare irregolare. Il colore è steso all'à plat, in maniera uniforme, omogenea, in modo da nascondere qualsiasi traccia di manualità. I colori sono inizialmente quelli fondamentali, rosso, blu, giallo, anche se non dati ancora completamente allo stato puro (per esempio il giallo è un po' aranciato).Lo schema modulare è irregolare perchè il modo con cui le formelle e i colori si alternano segue un ritmo libero, imprevedibile, secondo assetti sempre diversi, conferendo straordinaria vitalità a queste forme altrimenti statiche.
http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/piet_mondrian.htm
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